Presepe Vivente di Lanzada Vetto, Valmalenco, Valtellina, Italy

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(in allestimento)

Parrocchia di Lanzada

Articoli

Edizione 2015-2016

 Articolo di Elisabetta del Curto – pubblicato sul settimanale “La provincia di Sondrio” del 5/01/2016

CON NEVE E FREDDO IL PRESEPE VIVENTE EMOZIONA DI PIU'

Lanzada. Grande partecipazione nella frazione di Vetto. Una manifestazione che ha compiuto il quarto di secolo compostezza, scenografia accurata e brave comparse.

“Nutri, disseta, vesti, alloggia, visita, seppellisci, consiglia, insegna, ammonis

ci, consola, perdona, sopprta, prega”.
E' il messaggio lanciato dal “Presepe Vivente” di Lanzada, edizione numero 25, di cui si sono tenute, domenica sera, le repliche numero sei e numero sette, entrambe seguite da tantissime persone, giunte aiprati di Vetto, di Lanzada, chi con le navette allestite dall'organizzazione a Pradasc, chi a piedi. Il piacere di camminare nellaneve fresca, dopo settimane di siccità assoluta, era tale da indurre grandi e piccini ad avventurarsi, alla volta di Vetto, con la voglia di assistere ad una rappresentazione della Natività sempre nuova, emozionante, al passo coi tempi.
 
Una natività speciale.
Quest'anno, considerato che la manifestazione compie il quarto di secolo, i contradaioli di Vetto, fortemente sostenuti dal loro sacerdote di riferimento, don Mariano Margnelli, unitamente al prezioso contrinuto del Gruppo alpini di Lanzada, del Mercatino dell'usato, degli amici della Sagra di Vetto e dell'amministrazione comunale, hanno dato il massimo, allestendo una Natività speciale.
Assolutamente da non perdere, nonostante il freddo a volte anche intenso. Tant'è che, proprio per ritemprare i fisici, l'organizzazione distribuisce, al termine rappresentazione, del tè caldo o del vin brulè.
La rappresentazione di domenica sra, prima alla 18 e poi alle 18.30, è stata un autentico spettacolo, anche rispetto alle precedenti, quella della Vigilia di natale, della domenica successiva e di mercoledì 30 dicembre, per effetto della neve fresca e di una leggere nebbiolina che ha garantito il migliore effetto luci possibile.
Perchè, il Presepe vivente, qui, non è la classica rappresentazione della venuta al mondo di Gesù nel contesto paesano, arricchito, come si usa fare oggi, di momenti di vita quotidiana, tipici del posto e dei tempi andati. Qui è ad alta intensità religiosa ed emotiva. Per venti minuti sembra di essere calati in un'altra dimensione, rapiti dalla scena e dalla sua spiritualità. A fare questo “miracolo” sono la compostezza delle voci narranti, il perfetto mix di suoni e luci, la scenografia, e, soprattutto, le comparse, la Madonna, San Giuseppe e il Bambinello in primo luogo, ma tutti, invero, si prestano a ricoprire il loro ruolo in modo adeguato. Si calano nel loro personaggio e portano rispetto alla scena nel suo complesso che sembra proprio vera.
 
La Misericordia.
Il tema scelto per questa edizione er impegnativo, essendo incentrato sulla Misericordia, quella invocata da Papa Francesco tramite il Giubileo. La misericordia che dio ha avuto verso il popolo di Israele oppresso, che ha voluto liberare, portandolo fuori dall'Egitto, verso la terra promessa sotto la guida di Mosè. E, poi, come ben rappresentato sulla scena, inviando suo figlio, Gesù a supportare il suo popolo con messaggi e opere di pace e di amore.
Alla fine, dalla porta della misericordia allestita in cima alla collina di Vetto (tutte le opere di falegnameria sono state garantite dagli Alpini del posto), illuminatasi, sono usciti la Madonna, impersonata da Silvia Faldrini, San Giuseppe, impersonato da Marco Previtali, e il Bambin Gesù, nell'occasione il piccolo david, di neanche 4 mesi, imbaccuccato in una tuta bianca. Gli è toccato sostituire il Bambinello ufficiale di questa edizone, la piccola Martina, figlia di Sivlia e Marco, ammalatasi. Tantissimi gli applausi, fra cui quelli del sindaco, Marco Negrini, e di don Alfonso Rossi, di Lanzada, già parroco di Chiesa e, oggi, a Lipomo.

Data 07/01/2016
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